Osteopatia per un neonato: quando è utile?
14 giugno 2022
Quando portare un neonato dall’osteopata? E soprattutto perché?
Cerchiamo di capire quando sarebbe opportuno rivolgersi ad un osteopata specializzato in osteopatia pediatrica e in che modo l’osteopatia può aiutare un neonato.
I primi indicatori che possono farci pensare che un visita osteopatica sia un valido aiuto per il nostro bambino, sono la presenza di eventuali problemi durante il parto o la gravidanza.
In particolare vengono definiti “a rischio” i parti prematuri e/o gemellari, i parti distocici, da madre diabetica, con liquido amniotico tinto o con infezioni in atto.
In caso di parto non a rischio, ci sono dei segnali d’allarme che devono essere colti dai genitori che devono portare alla valutazione:
- la difficoltà nella suzione
- la presenza di strabismo accentuato e progressivo
- la scarsa attenzione agli stimoli affettivi (non orienta lo sguardo)
- la scarsa iniziativa psicomotoria (bimbo mangia e dormi)
- il fatto che il neonato tenga sempre la testa da un lato
- il neonato che dorme poco e male, è infastidito, irritato ed irritabile
L’osteopata, in questi casi, previa una valutazione pediatrica, è in grado di riconoscere e risolvere le problematiche derivanti da mal posizionamenti nella vita intrauterina o traumi legati al parto. In questo modo potrà accompagnare il neonato nel suo sviluppo facilitandolo nel raggiungimento delle tappe fondamentali dal punto di vista evolutivo.
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